giovedì 28 maggio 2009

“Ci sono Valli a Malvito, nascoste ai raggi del sole, dove il Mirto e l’Origano, la Ginestra e la Nepita rapiscono i sensi. Qui giacciono gli antichi mulini, lambiti dalle acque limpide del Crispo e lassù, in alto, sulla Timpa dei nostri ricordi giovanili, sosta guardingo il Pellegrino che attende la sua preda”.
Quello che vedete è il modo in cui si vogliono valorizzare le risorse del nostro territorio. Cosa penserà il Falco pellegrino, quando dall'alto vedrà queste strane macchie bianche e azzurre? Cosa avranno pensato le decine di studenti Universitari che, ieri, sono venuti a Malvito per studiare i nostri affioramenti ofiolitici? Chiediamo scusa ai visitatori. W l'Ambiente!

2 commenti:

  1. concordo che non e' un bello spettacolo, anche per me che non mi reputo un ambientalista....ma non riesco a capire dove sono le rocce in questione...

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  2. Carissimo Guglielmo,
    le rocce sono quelle ai piedi della Timpa della Palazzola, luogo di giochi di tante generazioni di giovani malvitani.

    Sulla Timpa c'era il ritrovo chiamato il "Fortino" e li si davano appuntamento i giovanissimi del Paese.

    Il pregio di questo luogo è che si tratta di una finestra tettonica costituita da ofioliti (http://it.wikipedia.org/wiki/Ofioliti), le quali attirano l'interesse dei giovani studenti universitari di Geologia, Geomorfologia, Geotecnica. Spesso ci fanno visita gli studenti dell'UNICAL, ma anche Salernitani e Baresi.

    Il sito, con un po' di attenzione e soprattutto di decoro, potrebbe diventare d'interesse nazionale.

    Un Abbraccio

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